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..... in genere il buon biografo, dopo aver detto degli interessi, non può non fare menzione dei gusti, delle tendenze, delle preferenze: fotografia, musica, pittura, scultura, editoria e chissà cos'altro. Per quanto riguarda la fotografia, il Nostro ha avuto esperienze sia nel bianco e nero che nel colore; come per molti, il suo primo amore è stato il bianco e nero, vuoi per la possibilità di plasmare in camera oscura luci ed ombre, vuoi per la formazione scolastica, vuoi per le letture dei testi di alcuni fotografi più noti di Lui. Avedon, Mapplethorpe, Nadar, Newton, Cartier-Bresson, Berengo Gardin... In bianco e nero ha immortalato attori e guitti come fotografo di scena, esperienza che ha poi continuato in campo televisivo. Sulla via di Damasco è però stato folgorato dalla magia del colore... Kandinsky, Mondrian, Hamilton e chissà chi altri hanno aperto brecce profonde, ma è stata la frequentazione di Franco Fontana ad operare una vera e propria conversione: workshop e collaborazioni artistiche hanno riportato alla realtà del colore quello che prima il Nostro interpretava in bianco e nero. Come altri ha sbarcato il lunario facendo foto di matrimoni, poi si è occupato di still-life, di reportage etno-antropologici, di riproduzioni... Non parlategli oggi di fotografia, gli farete venire il magone per le esperienze passate.
Cresciuto a Little Tony, Patty Pravo, Gianni Morandi, Rita Pavone e gli altri, da piccolo il Nostro si era infatuato
di Caterina Caselli: non è mai trasceso al culto del personaggio, solo all'ammirazione. Pur non rinnegando il passato, oggi preferisce ascoltare Bach, Vivaldi, Mozart e soprattutto Haendel. Stando sul leggero lo si vede spesso con le cuffie intento ad assaporare accordi e melodie della PFM, Le Orme, Zucchero, Pink Floyd, Knopfler, Einaudi... Ma per quanto il Nostro possa amare un artista, ama e amerà sempre Lucio Battisti.

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