Universta' di Torino
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Il TNC
Terminal Node Controller

Si e' gia' accennato al modulatore/demodulatore, comunemente detto modem. Nel campo delle trasmissioni digitali via radio i radioamatori fanno uso del TNC (Terminal Node Controller) che per l'appunto costituisce l'interfaccia tra PC e radioricetrasmittente (RTX), ma effettua in piu' le codifica e la decodifica dei messaggi in pacchetti. Il TNC al suo interno contiene poi anche un modem, che trasforma i segnali logici in segnali audio. Ovviamente il PC per comunicare con il TNC (attraverso porta seriale tipo RS232) dovra' essere provvisto di un programma emulatore di terminale.

Il TNC e' quindi sostanzialmente un modem intelligente; al suo interno si trova una CPU, una EPROM che contiene il programma di lavoro e delle memorie RAM. La CPU e' in genere un processore tipo Z80, la sua potenza e' paragonabile a quella di un vecchio ZX Spectrum Sinclair. Il programma di gestione del TNC si occupa solamente della gestione degli errori di trasmissione; il PC si occupa di tutto il resto.

Nella sua versione piu' semplice un TNC somiglia esteriormente ad un modem telefonico; ed in effetti al suo interno possiamo trovare molte parti in comune con quest'ultimo: Il collegamento con il computer avviene tramite una classica RS232 asincrona, esattamente come se si trattasse di un modem esterno. La differneza con un modem tradizionale sta essenzialmente nell'interfaccia analogica che anziche' fornire una coppia di fili telefonici e' sostituita dai collegamenti separati per microfono (per inserire i dati), altoparlante o cuffia (per prelevare i dati), ed il comando per la commutazione in trasmissione della radio (il PTT o Push To Talk). Le piu' recenti e sofisticate realizzazioni sono in grado di comandare anche piu' radio contemporaneamente, e si sono evoluti fono alla forma di communication controller, in grado cioe' di demodulare e trasmettere ogni sorta di segnali digitali con le varie codifiche in uso presso i radioamatori (telegrafia o CW, radio-fax, RTTY, AMTOR, ecc.).

Per quanto riguarda la velocita', i primi TNC nascono a 1200 baud e sono tuttora i piu' diffusi; hanno comunque preso piede i 9600 ed i 19200 baud. Dal punto di vista funzionale l'hardware ed il firmware del TNC si occupano di mantenere e gestire un collegamento "sicuro", cioe' virtualmente privo di errori, tra due terminali dati, che in genere sono due computer. Il protocollo implementato e' quello sincrono HDLC, appunto quello usato dall'X25. Il collegamento nell'AX25 come nel suo genitore X25 avviene mediante un circuito virtuale; ovvero un'astrazione di quello fisico (filo elettrico o canale radio) utilizzabile cioe' solo da chi e' fisicamente ai suoi estremi. In parole povere il protocollo prevede la riunione dei dati in "pacchetti" dotati di un'etichetta con indirizzo di partenza ed arrivo; questi vengono poi trasmessi con tempistiche prestabilite, e validati dalla stazione ricevente.

Grazie all'indirizzo, anche se sono presenti piu' stazioni sullo stesso canale, ognuna ignora tutto il traffico che non la riguarda, dando l'impressione (a parte un certo rallentamento) di essere collegata solo con il corrispondente, appunto tramite il relativo circuito virtuale.

Ma le funzioni del TNC non si fermano qui; dato che il canale radio e' sempre disponibile, il TNC puo' anche occuparsi di gestire la stazione radio in assenza dell'operatore. Per questo il firmware include alcune funzioni molto sofisticate che di solito non hanno riscontro sui modem tradizionali, e rimangono attive anche quando il compute da cui si usa il TNC e' spento. Alla funzione principale di gestione del protocollo si aggiungono percio' altre funzioni quali mailbox, digipeater, nodo, gateway.

  • La mailbox funziona in pratica come un piccolo BBS (Board Bullettin System): se un radioamatore chiama in nostra assenza, il TNC rispondera' con un messaggio di benvenuto e permettera', tramite un menu' di comandi, di leggere o inviare messaggi, anche a terzi. Praticamente si ha la possibilita' di avere una sorta di cassetta di posta digitale sempre in linea.

  • Il digipeater (digital repeater) e' l'attore del meccanismo di rimbalzo dei pacchetti tra stazioni, per ampliare a dismisura il raggio di azione del trasmettitore. Sia che si sia al terminale, sia che non si sia, un altro radioamatore ci puo' usare come digipeater e non ci si accorge (quasi) di nulla. La funzione e' naturalmente escludibile.

  • L'evoluzione del digipeater e' il nodo, che non si limita a ritrasmettere i pacchetti ma permette di operare dalla stazione collegata quasi come se si fosse li', avendo quindi l'opportunita' di utilizzare le risorse della stazione remota.

  • Il gateway e' poi un particolare tipo di nodo che opera su due frequenze simultaneamente, permettendo il transito dei pacchetti anche da una frequenza all'altra, o addirittura da una banda all'altra (ad esempio tra HF e VHF o tra VHF a UHF).