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Radio Giove - 27 febbraio 2007


Le previsioni per quest'alba del 27 febbraio 2007 sono entusiasmanti. I dati desunti dagli osservatori, i calcoli probabilistici e i grafici prelevati dalla Rete ci hanno nuovamente spinti a ritrovarci, nella notte del 26 febbraio, presso il Giordano Bruno, per preparare armi e bagagli e per iniziare una lunga e speriamo proficua nottata di ascolto del pianeta gigante, sulla frequenza di 20.100 MHz. Ecco una foto del gruppo dei baldi e gioviali matti di questa esperienza:



Con l'esperienza maturata la scorsa settimana, il sistema d'antenna composto da un dipolo radiatore ed un riflettore, messo in configurazione verticale, del tipo Moxon, è stato preparato ed issato in tempo da record. Canne di uguale lunghezza ci hanno permesso di avere un rettangolo perfetto, con tutti e quattro i lati ben tesi e paralleli. Qui sotto le foto di alcuni particolari della realizzazione (gli altri particolari sono stati riportati nel tentativo di ascolto del 20 febbrario).



Questi sono gli isolatori che mantengono alla giusta distanza il dipolo radiatore ed il dipolo riflettore; realizzati in legno, hanno più fori passanti per potersi adattare alle diverse esigenze di taratura.



Questo invece è il punto di alimentazione del dipolo che, essendo a circa 50 Ohm, può essere alimentato senza l'interposizione di alcun dispositivo di accordo o di trasformazione d'impedenza, e nemmeno di simmetrizzatore. Dopo aver issato l'antenna, connesso il Kenwood R-5000 ai PC e controllato i vari programmi di acquisizione, abbiamo avuto il tempo di fare un giro di esplorazione sulle varie bande; con sorpresa abbiamo trovato un ottimo segnale sulla frequenza del Fleet Weather Oceanographic Centre di Northwood, ed abbiamo ricevuto diverse cartine meteorologiche.



Un forte QRM ci ha purtroppo accompagnato per tutta la notte del 26 e l'alba del 27, un rumore sicuramente di natura artificiale, largo una decina di MHz; veniva piuttosto ben mascherato dal circuito noise blanker del ricevitore, ma non ci siamo fidati ad inserirlo, preferendo cercare di scorgere i vagiti di Giove in mezzo al rumore piuttosto che vederli cancellati irrimediabilmente perché scambiati per rumore impulsivo. Ad un certo punto, dopo più di due ore di ascolto di solo rumore, si è realizzata di corsa un'antenna filare di circa 18 metri, montata in configurazione sloper, giù dal terzo piano del plesso scolastico verso gli alberi del giardino, coniugata con un bal-un magnetico 9:1 della RF-System, che effettivamente permetteva di ricevere meno rumore. Ma con un occhio ai nostri strumenti e l'altro alle immagini provenienti in tempo reale dall'Osservatorio di Nançay, non potevamo non accorgerci che tutti i nostri sforzi erano vani: Giove non stava emettendo nulla. Questo infatti è il bollettino finale emesso da Nançay:



Con le pive nel sacco, alle 6 di mattina del 27 avevamo smontato tutto ed iniziavamo, mesti, la strada del ritorno verso casa.... Un'altra avventura ci aspetta.


Angelo Brunero


Per approfondire:


 

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